Imbarazzo-Etimologie e riflessioni

Imbarazzo viene dallo spagnolo “embarazo”, derivato di “embarazar” che arriva a sua volta dal portoghese “embracar”: impacciare, allacciare.
L’origine di imbarazzo indica un ostacolo, qualcosa che ci impedisce di muoverci liberamente, come se fossimo legati da un laccio.
“Baraco”, infatti, vuol dire proprio laccio.

Essere “embarazado” in spagnolo significa anche essere incinta riferendosi proprio all’ingombro del pancione che impedisce il riuscire a compiere azioni quotidiane.
Anche il termine “incinta” fa riferimento a un laccio, a una cinta, ma è una parola che nasce molto dopo ad indicare che le donne che aspettavano un bambino si vestivano senza cinta (in-cinta) per stare più comode.

Oggi il termine imbarazzo ha due significati:

il primo, meno utilizzato, è quello dell’indecisione: provare imbarazzo di fronte a più opzioni, non sapere che cosa fare, espresso solitamente con l’espressione “imbarazzo della scelta”.

Il secondo, più comune, riguarda qualcuno che si trova in una circostanza difficile, particolare, perché è successo qualcosa che gli fa provare vergogna, una vergogna che però non nasce da lui, dal suo carattere, dalla sfera privata, ma che è legata a qualcosa di pubblico, a qualcosa che può risultare strano per la società o per la persona che ha davanti.
Una perdita del contegno o del controllo del proprio corpo, come, ad esempio, la nudità.
Una sensazione di essere messo sotto esame e non essere all’altezza della situazione, una paura.
L’atteggiamento assurdo di qualcuno che amiamo o a cui siamo legati che ci mette in difficoltà di fronte ad altri.
Questo ingombro che ci si pone davanti ci porta a gesticolare, balbettare, arrossire, sudare, toccarci i capelli, muoverci, irrigidirsi, distogliere lo sguardo, ma non il pensiero.

Sentirsi in imbarazzo non è per nulla piacevole, ma, come il pancione di una donna incinta o gli ostacoli che ci aiutano a cambiare direzione, questo ingombro ingestibile ha un lato positivo, una sfaccettatura da considerare.

Per provare imbarazzo e necessaria la presenza di almeno un’altra persona.

E questa debolezza mostrata all’altro indica in realtà il valore e il peso che stiamo dando a chi ci sta di fronte. Imbarazzarsi davanti a qualcuno vuol dire riconoscergli che per noi è importante.
E questo, seppur talvolta difficile da gestire, dona un fascino alle relazioni che stiamo perdendo.
E che dovremmo ritrovare.

Perché peggiore di una situazione imbarazzante sono le situazioni prive di ogni tipo di emozione.
Perché più imbarazzante di arrossire di fronte a qualcuno è accorgersi di non saperlo fare.

Pubblicato da chiaracuminatto

Mi chiamo Chiara Cuminatto e sono nata il 03/04/1989. Vivo a Campi Bisenzio a tratti perché viaggio molto e la mia vita imprevedibile non lascia spazio alla monotonia. Mi sono laureata in Lettere Moderne all'Università di Firenze nel 2011 e specializzata in Scienze Linguistiche all'Università di Bologna nell'Ottobre 2013. Ho cambiato diversi lavori a causa delle poche possibilità avute in ambito umanistico e linguistico, ma non smetto di credere nella bellezza delle sfide e nel potere di chi vuole qualcosa. Faccio parte di un gruppo missionario da ormai molti anni e la collaborazione tra le persone, la ricchezza delle diversità e l'aiuto fraterno fanno parte di me come stile di vita radicato a fondo. --------------------------------------------------------------------------------------------------- My name is Chiara Cuminatto and I was born on 04.03.1989. I live in Campi Bisenzio at times because I travel a lot and my unpredictable life leaves no room for monotony. I graduated in Modern Literature at the University of Florence in 2011 and specialized in Linguistic Sciences at the University of Bologna in October 2013. I changed several jobs because of the few possibilities had in the humanities and linguistics, but I do not stop believing in Beauty of the challenges and the power of those who want something. I am part of a missionary group for many years now and collaboration between people, the richness of diversity and the fraternal help are part of me as a lifestyle rooted deeply.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.