Lavoro in ospedale da 20 anni.
Ci entro ogni giorno.
Da solo.
Ma non quel giorno.
Quel giorno mi ci hanno portato.
Covid.
Terapia intensiva.
Un mese.
Isolato da tutti ho potuto solo pensare.
Respirare.
Sopravvivere.
Pensare.
È stato un mese lunghissimo. Difficile.
Pauroso.
In un mese ho imparato l’importanza di un minuto.
Il minuto prima di essere aiutato.
Il minuto in cui ti attaccano a quel respiratore.
Il minuto mentre aspetti di uscire dalla stanza.
Il minuto prima di tornare a casa.
Il minuto di silenzio nell’abbraccio di mia moglie e di mio figlio che non voglio più lasciare nemmeno un minuto.
La vita è breve, imprevedibile, piena.
Non lo realizzi davvero prima di capire che la stai perdendo.
La vita è un minuto.
Importante.
Dopo l’altro.