Viaggia e guardati intorno-Consigli tra le rughe
Conosco giovani, adulti e coetanei che non hanno mai viaggiato.
E questo li rende poco attenti, aperti, pazienti.
Viaggiare non è spostarsi da un luogo all’altro, ma mettersi in gioco e vivere ciò che il mondo ti offre, che sia a due passi da casa o dall’altra parte del mondo.
Perché quando lo fai impari l’umiltà: la tua opinione è solo una tra le tante, tantissime che incontri.
Tra quella del barista, il ragazzo di strada, l’africano, l’indiano, l’artista, la ragazza madre, il politico, la fotografa, il vegano, l’astemio.
Impari che ciò che usi, che vuoi, che pretendi ogni giorno è spesso superfluo.
Oggetti e preoccupazioni.
Vestiti, giochi, pensieri, discussioni che non servono a niente se non a distrarti da ciò che conta.
Vivendo con chi deve camminare a lungo per prendere l’acqua da bere, camminando con chi di scarpe ne ha un paio solo, mangiando con chi cucina a orari diversi cosa trova nel campo, giocando con chi sa ancora inventare dei modi per stare insieme.
Viaggiate e guardatevi intorno.
Non restate chiusi nelle vostre abitudini e nella vostra comodità.
E fatelo anche da anziani, anche alla mia età, quando siete convinti di sapere ormai tutto.