Alza le mani.
Carlo non riesce più ad aprire un occhio. E a muovere parte del volto.
Ma alza le mani al cielo.
Gesticolando.
Come un attore.
E sembra che faccia l’occhiolino.
Apposta.
Per sfidare gli avversari.
I cafoni.
La malattia.
E quel volto sembra quello di un guerriero.
Sofisticato.
Accattivante.
Losco.
Perfetto per chi combatte i pregiudizi.
Per chi non ha paura del tempo.
Per chi affronta la vita a pieno anche se abituato a una sola metà.
Con una piccola bicicletta verde.
Un cappello bianco.
Una sciarpa rossa.
E i colori della magia.